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9 maggio 2016 14:35 - bobinski
ennius4531 ha scritto: "Stringi,stringi, la conclusione a cui si arriva dopo l'intervento di bobinski è la seguente: dal momento che sul mercato del lecito esiste pattume, perché vietare altro pattume di tossicità presuntivamente inferiore ?"
No. E' una conclusione a cui è arrivato lui, una sua opinione che rispetto ma non è quello che ho scritto. Sono un proibizionista vero, non idelogico: se fosse per me tutte le droghe dovrebbero essere proibite per legge a cominciare dalla più pericolosa: l'alcol.
Mi ripeto malvolentieri ma sono costretto: la tossicità dell'etanolo non è presunta: è scientifica, e che lo sia più della cannabis – e anche più dannoso - è scientificamente dimostrato, quindi poco opinabile. "La scienza è scienza, se lo ricordi anche il papa" diceva Montanelli e spesso, aggiungerei - la scienza non va d'accordo con le ideologie.
9 maggio 2016 8:25 - ennius4531
Stringi,stringi, la conclusione a cui si arriva dopo l'intervento di bobinski è la seguente:
dal momento che sul mercato del lecito esiste pattume, perché vietare altro pattume di tossicità presuntivamente inferiore ?

Sulla corretta informazione, ritengo che il divieto d'uso rappresenti il massimo della corretta informazione, certo per chi la vuol intendere.

Se una cosa è proibita, significa che una qualche autorità l'ha giudicata nociva e questo è il messaggio in chiaro che si trasmette nella fattispecie al consumatore.

Poi ci sono i ... liberi pensatori che sostengono che è vietato vietare, ma questa è un'altra storia.....
7 maggio 2016 23:22 - bobinski
Con tutto il rispetto per anandamide1972 che esprime una sua opinione, la cannabis e l'alcol sono scientificamente droghe.
Entrambi sono farmalogicamente stupefacenti, entrambi hanno effetti psicotropi/psicoattivi sulla mente e sul fisico, entrambi sono tossici e entrambi creano dipendenza, quindi entrambi sono droghe.
La droga alcol è più pericolosa della cocaina e eroina, e figuriamoci quindi della cannabis. Solo che è legale. Come cittadino, proibizionista e soprattutto contribuente sono esasperato dallo spreco di risorse utlizzate per combattere droghe illegali che fanno meno male di droghe legali, quando le stesse risorse potrebbero essere impiegate in prevenzione ed educazione, con migliori risultati soprattutto per la salute pubblica.
E siccome molti ascoltano ciò che dice il Vaticano e il Vaticano dice che non vuole legalizzare l'uso di stupefacenti, il Vaticano - secondo la mia opinione - non contribuisce ad una corretta informazione (e non è il solo) con tutti i danni che ne conseguono, visto che lo stupefacente più pericoloso è già legale: si chiama semplicemente etanolo, per gli amici alcol.
4 maggio 2016 7:24 - anandamide1972
e comunque la cannabis NON è una droga, a meno che non siano, ma per davvero non per dire, droghe anche l'alcool, la religione, il tabacco, il tifo calcistico esasperato, la messa, per alcuni le galatine, la nutella, lo shopping compulsivo, il gioco d'azzardo, il sesso e via dicendo, ce ne sarebbero altre.
4 maggio 2016 7:20 - anandamide1972
concordo anche se, per l'alcool, perlerei di abuso dannoso, non di uso, altrimenti nessuno ti ascolta e facciamo come quando si diceva ai ragazzi con gli spot " la droga ti spegne " salvo poi questi, la provavano, e si sentivano tutto fuor che spenti, andava detto " la droga, prima ti accende, poi ti spegne ", allora sarebbe stato credibile...
Per il resto concordo ed una volta ho chiesto ad un prete perché il sangue di Cristo andava bene ed il respiro di Shiva no...
1 maggio 2016 15:21 - bobinski
"la ferma opposizione della Santa Sede alla legalizzazione dell'uso degli stupefacenti"
Non so a voi, ma a me 'sta frase mi fa tanto ridere. Forse non sanno, o forse sanno, che scientificamente lo stupefacente più pericoloso si chiama Alcol ed è legale.
Quindi, di cosa stanno parlando? E tanto per essere ancora più chiari, qualsiasi droga - cannabis compresa, ma peggio ancora alcol - fa molto male ad un cervello in formazione come quello degli adolescenti.
"Le droghe fanno male ma se non se ne parla fanno ancora più male" è una bellissima frase di una ragazza della comunità del mai troppo rimpianto don Andrea Gallo. Informazione, prevenzione, ma corretta: cominciamo a scardinare le credenze popolari, partiamo dall'informare sulla più pericolosa che è legale, istituzionalizzata e socialmente accettata. Chi beve alcol si fa molto più male di chi si fa gli spinelli, e crea molti più danni alla società. E non è solo un mio parere.
27 aprile 2016 8:49 - anandamide1972
27 aprile 2016 3:54 - anandamide1972
Citipati: su alcune cose ti do ragione. Penso però che la Chiesa non sia a livello alto, assimilabile a posizioni come può avere il troll di questo sito, per esempio, che blabla nascondendo un animo punizionista e molto stupido, in senso tecnico, ai fini di una efficace riduzione dei danni cagionati dalle droghe.
26 aprile 2016 15:22 - Citipati
Ma non scherziamo, ma chi sono questi?
Che importanza hanno nella morale mondiale, pressappoco un fico secco..

Quando invece di avvicinare a loro le persone con dei problemi, li allontanano, li ghettizzano e li prendono anche per il culo:
"quando voi, pecorelle smarrite, redente ritornerete all'ovile, allora forse vi accoglieremo.."

Stanno lassù, sul loro solito piedistallo, a sparare le solite cazzate pseudo-buonistiche, irrealistiche, ipocrite e anacronistiche.

Quando fanno del bene solo se glie ne viene un vantaggio o risalto mediatico "solo e puro marketing ideologistico".

Vanno di moda gli immigrati, allora il Papa se ne porta 5 o 6 dietro, come cagnolini; Sul suo aereo, "viaggiando peraltro alle spese dei Cittadini Italiani, anche di quelli che non ci credono".

Magari, invece sbattono fuori di casa la vecchietta o la famiglia "dai loro appartamenti a tasse 0", perchè gli servono posti letto per il giubileo "mentre i loro vescovi abitano in palazzi di 400/600 mt2 "quando non si costruiscono le super-ville, con tanto mega-fazenda in Brasile alle spalle dei malati del S.Raffaele.

I bramini "anche quelli più importanti", o i monaci buddhisti "anche il Dalai Lama", vivono in una singola stanza, e li dentro dormono, mangiano e pregano e gli danno un unico attendente quando sono vecchi.

Questi hanno confuso il senso religioso, con il farsi il paradiso sulla terra, e non da poco tempo:
Ma preti veramente attivi nell'aiuto ai drogati "drogati veri", o degli alcolisti, ma li vedete mai nelle piazze di spaccio o tra i poveri?

(A parte i rarissimi esempi, come il nostro caro Don Gallo, che proprio loro hanno sempre e soltanto denigrato, offeso, messo alla berlina continuamente.)

Sembrano e sono soltanto una manica di vecchi lord impomatati, che ci sparano le loro cazzate paternalistiche dai quei pulpiti dorati, e se non trovavano il mulo Francis a rifargli un po di make-up di facciata, rimanevano i soliti quattro str...

http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/articles/A6995-2004Jun2 5.html
26 aprile 2016 10:08 - ennius4531
.. conta molto salvare la gente dalla droga e questo é possibile con l'informazione preventiva, l'educazione e la responsabilità individuale.

Certo che a monte di tutto questo, come é uso dire adesso, c'è l'aspetto 'culturale' che dovrebbe trovare la società , in tutte le sue espressioni, concorde che l'uso della droga confligga con il: fatti non foste per viveri come bruti .... .

Invece abbiamo spezzoni di società , pensiamo al solo mondo dello spettacolo , che non fanno mistero di impiegarla (... vabbé un giorno sì e uno no qualcuno ci lascia le penne al motto meglio un giorno da leoni che cento da pecore ..), altri liberi pensatori, spesso nichilisti, che sono per il laissez faire laissez passer , altri , affetti da dipendenza, che la vogliono di stato così costa meno .

Il tutto viene giustificato con la motivazione buonista della riduzione del danno.

Viviamo in un periodo di ... basso impero romano dove alcun confine culturale e fisico é certo.

Quindi niente di nuovo sotto il sole...

L'aspetto curioso, e lo si nota in questo forum, é quando si riportano studi specialisti che evidenziano gli aspetti negativi dell'erba magica, torme di soggetti scatenano gli istinti più belluini allineandosi ai vampiri che inorridiscono di fronte all'aglio .

Mala tempora currunt ........
25 aprile 2016 23:12 - anandamide1972
la Chiesa, subendo sulla propria pelle molti divieti stupidi, ad esempio il divieto di esistere in certi Paesi, la Messa vietata, l'Ostia vietata; tanti Paesi estremisti islamici, fanno così.
Per questo la Chiesa, per quanto contraria ad una legalizzazione formale, andando a leggere bene, se non altro non è punizionista ed ha ben chiaro che il problema, differente per le differenti sostanze, quando c'è è di natura sanitaria, non penale o di ordine pubblico. Insomma, meglio la Chiesa di gente come certi leghisti, di Fini, di Joe Vanardi eccetera.
Insomma, la Chiesa non è un vero e proprio scoglio verso la legalizzazione delle varie droghe. Non potrebbe certo dire che è favorevole...insomma, l'Olanda a livello di legge scritta è meno tollerante dell'Italia, eppure, in pratica...Cannabis normalizzata e priva di qualsiasi nocività aggiunta dalla legge, come accade nel resto del mondo o quasi; eroina virtualmente assente negli under 40, assente dalle strade. Ho visto personalmente dei tosdsici di Genova, ripartire terrorizzati il giorno successivo al loro arrivo ad Amsterdam in quanto non riuscivano i nessun modo a trovare eroina per poter soggiornare nella capitale olandese e fare vacanza. Negli anni 90 invece era ancora facile trovarla in strada, oggi impossibile. Semplicemente perché chi già è dipendente, se vuole smettere ha tutti i supporti, se no, gli viene fornita tre volte al giorno eroiona di qualità farmaceutica dallo Stato. Ciò fa si che ad Amsterdam non si trovi eroina per strada e spesso neanche si veda in giro chi ne fa uso. A Milano in certe zone si possono ancora vedere soggetti con la siringa nel braccio, come negli anni 80. Insomma: conta che la gente si salvi il più possibile dalla droga o conta altro ? I proibizionisti dovrebbero dircelo.
25 aprile 2016 23:07 - ennius4531
Canna e deficienze intellettive.

da Aduc. 

Notizia 12 novembre 2014 

Fumare marijuana in giovane eta' puo' avere conseguenze di lungo termine sul cervello, e persino ridurre il quoziente intellettivo: lo rivela uno studio dei ricercatori della University of Texas. 

La ricerca - riportata dal Washington Post - e' stata pubblicata in un momento in cui negli Usa ferve il dibattito sulla legalizzazione della cannabis per uso ricreativo e terapeutico, con i referendum svoltisi in occasione del voto di midterm che vanno in questa direzione. Lo studio mostra come ci siano differenze cerebrali tra i fumatori abituali di marijuana e le altre persone.....

"Prima si inizia a fare uso di marijuana, piu' pronunciate sono le differenze", ha spiegato ai media statunitensi la dottoressa Francesca Filbey, autrice principale dello studio e professore alla School of Behavioral and Brain Sciences dell'University of Texas.
"L'adolescenza e' il momento in cui il cervello inizia a maturare - ha precisato - qualunque esposizione a sostanze tossiche puo' avere conseguenze decisive". 

Mentre la dottoressa Susan Weiss, direttrice per gli Affari Scientifici del National Institute on Drug Abuse, ha affermato che lo studio fornisce importanti prove sui pericoli causati dalla cannabis.
"E' una ricerca complessa e interessante che mostra come l'utilizzo frequente di marijuana, soprattutto in giovane eta', ha significative conseguenze negative sul cervello", ha sottolineato Weiss, precisando che tali risultati rappresentano una sfida alla convinzione diffusa che la cannabis sia una droga innocua. 
25 aprile 2016 20:08 - Starfighter23
PEDOFILO4531 CATTODEFICENTE4531 SCEGLI TU COSA PREFERISCI
25 aprile 2016 20:07 - Starfighter23
DEFICENTE4531 PENSA ALLA TUA CAUSA IN CORSO CON W3C FREEDOM PER MOBBING AVRAI UN BEL DA FARE,TI FACCIO I MIEI MIGLIORI AUGURI
25 aprile 2016 19:59 - Starfighter23
LA RICERCA SPECIALISTICA DICE CHE TUA MADRE E' UNA PUTTANA TOSSICA E TU SEI NATO IN CARENZA,TRAINE TU LE CONSEGUENZE SCIACALLO4531 NULLITA' UMANA CATTODEFICENTE CIELLINO DI MERDA
25 aprile 2016 17:51 - ennius4531
La ricerca specialistica ci dice che ...

Da Aduc ..
Notizia  10 settembre 2014
Chi usa regolarmente cannabis prima dei 17 anni ha una probabilità di oltre il 60% maggiore di abbandonare gli studi secondari ed è a rischio significativamente più alto di non completare quelli universitari, di usare altre droghe e di tentare il suicidio, rispetto a chi non l'ha mai fumata.

Uno studio australiano del Centro Nazionale di Ricerca su Droghe e Alcool dell'Università del Nuovo Galles del Sud conclude inoltre che non vi è un livello 'sicuro' di uso da parte di adolescenti, e che i risultati educativi più scarsi e i rischi accresciuti si verificano anche fra chi usa la droga meno di una volta al mese.

Gli studiosi hanno elaborato i dati di 3765 partecipanti che hanno usato cannabis, da tre ampi studi di lunga durata sulla frequenza e sugli effetti del suo uso. Secondo gli autori della ricerca, pubblicata su The Lancet Psychiatry, si tratta della dimostrazione più fondata dei danni della marijuana negli anni dell'adolescenza. I ricercatori hanno esaminato una serie di aspetti dello sviluppo fino all'età di 30 anni: completamento degli studi secondari, conseguimento di una laurea, dipendenza dalla cannabis, uso di altre droghe illegali, tentativi di suicidio, e depressione.

Gli adolescenti sotto i 17 anni che assumevano cannabis quotidianamente avevano una probabilità di oltre il 60% minore di completare la scuola superiore o l'università, sette volte più alta di tentare il suicidio, 18 volte maggiore di sviluppare dipendenza dalla cannabis e otto volte maggiore di usare altre droghe illegali più tardi nella vita.

"I risultati sono particolarmente tempestivi, dato che diversi Stati Usa e paesi dell'America Latina si muovono verso la depenalizzazione o legalizzazione della cannabis, che la renderebbero più accessibile ai più giovani", scrive il principale autore dello studio, Edmund Silins. "Le autorità devono essere consapevoli che un suo uso in adolescenza è associato a una serie di esiti negativi sulla salute, sul benessere e sull'affermazione personale", aggiunge.

OLANDA - Cannabis aumenta rischio psicosi

2 marzo 2011

...gli esperti della Maastricht University (Olanda) hanno arruolato in Germania e studiato un gruppo di quasi duemila ragazzi fra i 14 e i 24 anni per ben 10 anni. Ebbene, i dati hanno confermato che fumare spinelli raddoppia il rischio di sintomi psicotici piu' in la' negli anni, e che l'uso continuo di cannabis accresce il pericolo che questi disturbi persistano nel tempo. Infine gli esperti non hanno rilevato un collegamento fra pre-esistenza di malattie mentali e uso di cannabis.

USA: Cannabis riduce dimensione e forma spermatozoi. Studio
9 giugno 2014
 
La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di Sheffield pubblicato sulla rivista 'Human Reproduction'. Il consumo di marijuana riduce infatti le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la struttura degli spermatozoi.

Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio, forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu' di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito. ....

Additional information

The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST) on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol; Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital, Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh; Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics and Gynaecology, Royal Free and University College, London; Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital, Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal Hospital Department of Histopathology, University hospital of South Manchester; International Centre for Life, Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.
25 aprile 2016 12:23 - **stanco**
ahahah ma ancora parlano questi?
tra scandali su appartamenti milionari, festini, pedofilia, business di ogni tipo, trovano pure il coraggio di parlare male di un fiore sti quattro massoni cattolici di merda.
Pensassero allo IOR, al cardinal Bertone e a tutti quei bastardi che con la scusa di Dio si arricchiscono e speculano, a quei numerosi preti repressi a cui piace farsi i ragazzini, a quelli che non fanno entrare un profugo in chiesa e rubano i soldi della carità, che hanno tariffari per funerali e matrimoni, che considerano certi funerali più' importanti di altri.
Io vivo a Potenza dove un prete ha nascosto per 15 anni nel sottotetto della sagrestia i resti di una ragazza minorenne che dopo aver subito molestie era stata uccisa nella chiesa stessa da un ragazzetto di buona famiglia con alle spalle genitori influenti e massoni, Elisa Claps il suo nome, credo che quella storia riassuma bene lo schifo travestito da fede che serpeggia nelle chiese.
Lasciate in pace il mondo maledetti, se esiste davvero il Dio che professate preparatevi a fare da girarrosti.
25 aprile 2016 11:22 - Starfighter23
quindi la pedofilia e l'alcol in famiglia sono ammessi,la cannabis meglio proibirla,maestri di coerenza,come al solito l'ignoranza abbonda,pensassero alle droghe vere,non a proibire una preziosa medicina
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9 maggio 2016 14:35 - bobinski
ennius4531 ha scritto: "Stringi,stringi, la conclusione a cui si arriva dopo l'intervento di bobinski è la seguente: dal momento che sul mercato del lecito esiste pattume, perché vietare altro pattume di tossicità presuntivamente inferiore ?"
No. E' una conclusione a cui è arrivato lui, una sua opinione che rispetto ma non è quello che ho scritto. Sono un proibizionista vero, non idelogico: se fosse per me tutte le droghe dovrebbero essere proibite per legge a cominciare dalla più pericolosa: l'alcol.
Mi ripeto malvolentieri ma sono costretto: la tossicità dell'etanolo non è presunta: è scientifica, e che lo sia più della cannabis – e anche più dannoso - è scientificamente dimostrato, quindi poco opinabile. "La scienza è scienza, se lo ricordi anche il papa" diceva Montanelli e spesso, aggiungerei - la scienza non va d'accordo con le ideologie.
9 maggio 2016 8:25 - ennius4531
Stringi,stringi, la conclusione a cui si arriva dopo l'intervento di bobinski è la seguente:
dal momento che sul mercato del lecito esiste pattume, perché vietare altro pattume di tossicità presuntivamente inferiore ?

Sulla corretta informazione, ritengo che il divieto d'uso rappresenti il massimo della corretta informazione, certo per chi la vuol intendere.

Se una cosa è proibita, significa che una qualche autorità l'ha giudicata nociva e questo è il messaggio in chiaro che si trasmette nella fattispecie al consumatore.

Poi ci sono i ... liberi pensatori che sostengono che è vietato vietare, ma questa è un'altra storia.....
7 maggio 2016 23:22 - bobinski
Con tutto il rispetto per anandamide1972 che esprime una sua opinione, la cannabis e l'alcol sono scientificamente droghe.
Entrambi sono farmalogicamente stupefacenti, entrambi hanno effetti psicotropi/psicoattivi sulla mente e sul fisico, entrambi sono tossici e entrambi creano dipendenza, quindi entrambi sono droghe.
La droga alcol è più pericolosa della cocaina e eroina, e figuriamoci quindi della cannabis. Solo che è legale. Come cittadino, proibizionista e soprattutto contribuente sono esasperato dallo spreco di risorse utlizzate per combattere droghe illegali che fanno meno male di droghe legali, quando le stesse risorse potrebbero essere impiegate in prevenzione ed educazione, con migliori risultati soprattutto per la salute pubblica.
E siccome molti ascoltano ciò che dice il Vaticano e il Vaticano dice che non vuole legalizzare l'uso di stupefacenti, il Vaticano - secondo la mia opinione - non contribuisce ad una corretta informazione (e non è il solo) con tutti i danni che ne conseguono, visto che lo stupefacente più pericoloso è già legale: si chiama semplicemente etanolo, per gli amici alcol.
4 maggio 2016 7:24 - anandamide1972
e comunque la cannabis NON è una droga, a meno che non siano, ma per davvero non per dire, droghe anche l'alcool, la religione, il tabacco, il tifo calcistico esasperato, la messa, per alcuni le galatine, la nutella, lo shopping compulsivo, il gioco d'azzardo, il sesso e via dicendo, ce ne sarebbero altre.
4 maggio 2016 7:20 - anandamide1972
concordo anche se, per l'alcool, perlerei di abuso dannoso, non di uso, altrimenti nessuno ti ascolta e facciamo come quando si diceva ai ragazzi con gli spot " la droga ti spegne " salvo poi questi, la provavano, e si sentivano tutto fuor che spenti, andava detto " la droga, prima ti accende, poi ti spegne ", allora sarebbe stato credibile...
Per il resto concordo ed una volta ho chiesto ad un prete perché il sangue di Cristo andava bene ed il respiro di Shiva no...
1 maggio 2016 15:21 - bobinski
"la ferma opposizione della Santa Sede alla legalizzazione dell'uso degli stupefacenti"
Non so a voi, ma a me 'sta frase mi fa tanto ridere. Forse non sanno, o forse sanno, che scientificamente lo stupefacente più pericoloso si chiama Alcol ed è legale.
Quindi, di cosa stanno parlando? E tanto per essere ancora più chiari, qualsiasi droga - cannabis compresa, ma peggio ancora alcol - fa molto male ad un cervello in formazione come quello degli adolescenti.
"Le droghe fanno male ma se non se ne parla fanno ancora più male" è una bellissima frase di una ragazza della comunità del mai troppo rimpianto don Andrea Gallo. Informazione, prevenzione, ma corretta: cominciamo a scardinare le credenze popolari, partiamo dall'informare sulla più pericolosa che è legale, istituzionalizzata e socialmente accettata. Chi beve alcol si fa molto più male di chi si fa gli spinelli, e crea molti più danni alla società. E non è solo un mio parere.
27 aprile 2016 8:49 - anandamide1972
27 aprile 2016 3:54 - anandamide1972
Citipati: su alcune cose ti do ragione. Penso però che la Chiesa non sia a livello alto, assimilabile a posizioni come può avere il troll di questo sito, per esempio, che blabla nascondendo un animo punizionista e molto stupido, in senso tecnico, ai fini di una efficace riduzione dei danni cagionati dalle droghe.
26 aprile 2016 15:22 - Citipati
Ma non scherziamo, ma chi sono questi?
Che importanza hanno nella morale mondiale, pressappoco un fico secco..

Quando invece di avvicinare a loro le persone con dei problemi, li allontanano, li ghettizzano e li prendono anche per il culo:
"quando voi, pecorelle smarrite, redente ritornerete all'ovile, allora forse vi accoglieremo.."

Stanno lassù, sul loro solito piedistallo, a sparare le solite cazzate pseudo-buonistiche, irrealistiche, ipocrite e anacronistiche.

Quando fanno del bene solo se glie ne viene un vantaggio o risalto mediatico "solo e puro marketing ideologistico".

Vanno di moda gli immigrati, allora il Papa se ne porta 5 o 6 dietro, come cagnolini; Sul suo aereo, "viaggiando peraltro alle spese dei Cittadini Italiani, anche di quelli che non ci credono".

Magari, invece sbattono fuori di casa la vecchietta o la famiglia "dai loro appartamenti a tasse 0", perchè gli servono posti letto per il giubileo "mentre i loro vescovi abitano in palazzi di 400/600 mt2 "quando non si costruiscono le super-ville, con tanto mega-fazenda in Brasile alle spalle dei malati del S.Raffaele.

I bramini "anche quelli più importanti", o i monaci buddhisti "anche il Dalai Lama", vivono in una singola stanza, e li dentro dormono, mangiano e pregano e gli danno un unico attendente quando sono vecchi.

Questi hanno confuso il senso religioso, con il farsi il paradiso sulla terra, e non da poco tempo:
Ma preti veramente attivi nell'aiuto ai drogati "drogati veri", o degli alcolisti, ma li vedete mai nelle piazze di spaccio o tra i poveri?

(A parte i rarissimi esempi, come il nostro caro Don Gallo, che proprio loro hanno sempre e soltanto denigrato, offeso, messo alla berlina continuamente.)

Sembrano e sono soltanto una manica di vecchi lord impomatati, che ci sparano le loro cazzate paternalistiche dai quei pulpiti dorati, e se non trovavano il mulo Francis a rifargli un po di make-up di facciata, rimanevano i soliti quattro str...

http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/articles/A6995-2004Jun2 5.html
26 aprile 2016 10:08 - ennius4531
.. conta molto salvare la gente dalla droga e questo é possibile con l'informazione preventiva, l'educazione e la responsabilità individuale.

Certo che a monte di tutto questo, come é uso dire adesso, c'è l'aspetto 'culturale' che dovrebbe trovare la società , in tutte le sue espressioni, concorde che l'uso della droga confligga con il: fatti non foste per viveri come bruti .... .

Invece abbiamo spezzoni di società , pensiamo al solo mondo dello spettacolo , che non fanno mistero di impiegarla (... vabbé un giorno sì e uno no qualcuno ci lascia le penne al motto meglio un giorno da leoni che cento da pecore ..), altri liberi pensatori, spesso nichilisti, che sono per il laissez faire laissez passer , altri , affetti da dipendenza, che la vogliono di stato così costa meno .

Il tutto viene giustificato con la motivazione buonista della riduzione del danno.

Viviamo in un periodo di ... basso impero romano dove alcun confine culturale e fisico é certo.

Quindi niente di nuovo sotto il sole...

L'aspetto curioso, e lo si nota in questo forum, é quando si riportano studi specialisti che evidenziano gli aspetti negativi dell'erba magica, torme di soggetti scatenano gli istinti più belluini allineandosi ai vampiri che inorridiscono di fronte all'aglio .

Mala tempora currunt ........
25 aprile 2016 23:12 - anandamide1972
la Chiesa, subendo sulla propria pelle molti divieti stupidi, ad esempio il divieto di esistere in certi Paesi, la Messa vietata, l'Ostia vietata; tanti Paesi estremisti islamici, fanno così.
Per questo la Chiesa, per quanto contraria ad una legalizzazione formale, andando a leggere bene, se non altro non è punizionista ed ha ben chiaro che il problema, differente per le differenti sostanze, quando c'è è di natura sanitaria, non penale o di ordine pubblico. Insomma, meglio la Chiesa di gente come certi leghisti, di Fini, di Joe Vanardi eccetera.
Insomma, la Chiesa non è un vero e proprio scoglio verso la legalizzazione delle varie droghe. Non potrebbe certo dire che è favorevole...insomma, l'Olanda a livello di legge scritta è meno tollerante dell'Italia, eppure, in pratica...Cannabis normalizzata e priva di qualsiasi nocività aggiunta dalla legge, come accade nel resto del mondo o quasi; eroina virtualmente assente negli under 40, assente dalle strade. Ho visto personalmente dei tosdsici di Genova, ripartire terrorizzati il giorno successivo al loro arrivo ad Amsterdam in quanto non riuscivano i nessun modo a trovare eroina per poter soggiornare nella capitale olandese e fare vacanza. Negli anni 90 invece era ancora facile trovarla in strada, oggi impossibile. Semplicemente perché chi già è dipendente, se vuole smettere ha tutti i supporti, se no, gli viene fornita tre volte al giorno eroiona di qualità farmaceutica dallo Stato. Ciò fa si che ad Amsterdam non si trovi eroina per strada e spesso neanche si veda in giro chi ne fa uso. A Milano in certe zone si possono ancora vedere soggetti con la siringa nel braccio, come negli anni 80. Insomma: conta che la gente si salvi il più possibile dalla droga o conta altro ? I proibizionisti dovrebbero dircelo.
25 aprile 2016 23:07 - ennius4531
Canna e deficienze intellettive.

da Aduc. 

Notizia 12 novembre 2014 

Fumare marijuana in giovane eta' puo' avere conseguenze di lungo termine sul cervello, e persino ridurre il quoziente intellettivo: lo rivela uno studio dei ricercatori della University of Texas. 

La ricerca - riportata dal Washington Post - e' stata pubblicata in un momento in cui negli Usa ferve il dibattito sulla legalizzazione della cannabis per uso ricreativo e terapeutico, con i referendum svoltisi in occasione del voto di midterm che vanno in questa direzione. Lo studio mostra come ci siano differenze cerebrali tra i fumatori abituali di marijuana e le altre persone.....

"Prima si inizia a fare uso di marijuana, piu' pronunciate sono le differenze", ha spiegato ai media statunitensi la dottoressa Francesca Filbey, autrice principale dello studio e professore alla School of Behavioral and Brain Sciences dell'University of Texas.
"L'adolescenza e' il momento in cui il cervello inizia a maturare - ha precisato - qualunque esposizione a sostanze tossiche puo' avere conseguenze decisive". 

Mentre la dottoressa Susan Weiss, direttrice per gli Affari Scientifici del National Institute on Drug Abuse, ha affermato che lo studio fornisce importanti prove sui pericoli causati dalla cannabis.
"E' una ricerca complessa e interessante che mostra come l'utilizzo frequente di marijuana, soprattutto in giovane eta', ha significative conseguenze negative sul cervello", ha sottolineato Weiss, precisando che tali risultati rappresentano una sfida alla convinzione diffusa che la cannabis sia una droga innocua. 
25 aprile 2016 20:08 - Starfighter23
PEDOFILO4531 CATTODEFICENTE4531 SCEGLI TU COSA PREFERISCI
25 aprile 2016 20:07 - Starfighter23
DEFICENTE4531 PENSA ALLA TUA CAUSA IN CORSO CON W3C FREEDOM PER MOBBING AVRAI UN BEL DA FARE,TI FACCIO I MIEI MIGLIORI AUGURI
25 aprile 2016 19:59 - Starfighter23
LA RICERCA SPECIALISTICA DICE CHE TUA MADRE E' UNA PUTTANA TOSSICA E TU SEI NATO IN CARENZA,TRAINE TU LE CONSEGUENZE SCIACALLO4531 NULLITA' UMANA CATTODEFICENTE CIELLINO DI MERDA
25 aprile 2016 17:51 - ennius4531
La ricerca specialistica ci dice che ...

Da Aduc ..
Notizia  10 settembre 2014
Chi usa regolarmente cannabis prima dei 17 anni ha una probabilità di oltre il 60% maggiore di abbandonare gli studi secondari ed è a rischio significativamente più alto di non completare quelli universitari, di usare altre droghe e di tentare il suicidio, rispetto a chi non l'ha mai fumata.

Uno studio australiano del Centro Nazionale di Ricerca su Droghe e Alcool dell'Università del Nuovo Galles del Sud conclude inoltre che non vi è un livello 'sicuro' di uso da parte di adolescenti, e che i risultati educativi più scarsi e i rischi accresciuti si verificano anche fra chi usa la droga meno di una volta al mese.

Gli studiosi hanno elaborato i dati di 3765 partecipanti che hanno usato cannabis, da tre ampi studi di lunga durata sulla frequenza e sugli effetti del suo uso. Secondo gli autori della ricerca, pubblicata su The Lancet Psychiatry, si tratta della dimostrazione più fondata dei danni della marijuana negli anni dell'adolescenza. I ricercatori hanno esaminato una serie di aspetti dello sviluppo fino all'età di 30 anni: completamento degli studi secondari, conseguimento di una laurea, dipendenza dalla cannabis, uso di altre droghe illegali, tentativi di suicidio, e depressione.

Gli adolescenti sotto i 17 anni che assumevano cannabis quotidianamente avevano una probabilità di oltre il 60% minore di completare la scuola superiore o l'università, sette volte più alta di tentare il suicidio, 18 volte maggiore di sviluppare dipendenza dalla cannabis e otto volte maggiore di usare altre droghe illegali più tardi nella vita.

"I risultati sono particolarmente tempestivi, dato che diversi Stati Usa e paesi dell'America Latina si muovono verso la depenalizzazione o legalizzazione della cannabis, che la renderebbero più accessibile ai più giovani", scrive il principale autore dello studio, Edmund Silins. "Le autorità devono essere consapevoli che un suo uso in adolescenza è associato a una serie di esiti negativi sulla salute, sul benessere e sull'affermazione personale", aggiunge.

OLANDA - Cannabis aumenta rischio psicosi

2 marzo 2011

...gli esperti della Maastricht University (Olanda) hanno arruolato in Germania e studiato un gruppo di quasi duemila ragazzi fra i 14 e i 24 anni per ben 10 anni. Ebbene, i dati hanno confermato che fumare spinelli raddoppia il rischio di sintomi psicotici piu' in la' negli anni, e che l'uso continuo di cannabis accresce il pericolo che questi disturbi persistano nel tempo. Infine gli esperti non hanno rilevato un collegamento fra pre-esistenza di malattie mentali e uso di cannabis.

USA: Cannabis riduce dimensione e forma spermatozoi. Studio
9 giugno 2014
 
La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di Sheffield pubblicato sulla rivista 'Human Reproduction'. Il consumo di marijuana riduce infatti le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la struttura degli spermatozoi.

Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio, forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu' di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito. ....

Additional information

The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST) on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol; Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital, Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh; Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics and Gynaecology, Royal Free and University College, London; Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital, Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal Hospital Department of Histopathology, University hospital of South Manchester; International Centre for Life, Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.
25 aprile 2016 12:23 - **stanco**
ahahah ma ancora parlano questi?
tra scandali su appartamenti milionari, festini, pedofilia, business di ogni tipo, trovano pure il coraggio di parlare male di un fiore sti quattro massoni cattolici di merda.
Pensassero allo IOR, al cardinal Bertone e a tutti quei bastardi che con la scusa di Dio si arricchiscono e speculano, a quei numerosi preti repressi a cui piace farsi i ragazzini, a quelli che non fanno entrare un profugo in chiesa e rubano i soldi della carità, che hanno tariffari per funerali e matrimoni, che considerano certi funerali più' importanti di altri.
Io vivo a Potenza dove un prete ha nascosto per 15 anni nel sottotetto della sagrestia i resti di una ragazza minorenne che dopo aver subito molestie era stata uccisa nella chiesa stessa da un ragazzetto di buona famiglia con alle spalle genitori influenti e massoni, Elisa Claps il suo nome, credo che quella storia riassuma bene lo schifo travestito da fede che serpeggia nelle chiese.
Lasciate in pace il mondo maledetti, se esiste davvero il Dio che professate preparatevi a fare da girarrosti.
25 aprile 2016 11:22 - Starfighter23
quindi la pedofilia e l'alcol in famiglia sono ammessi,la cannabis meglio proibirla,maestri di coerenza,come al solito l'ignoranza abbonda,pensassero alle droghe vere,non a proibire una preziosa medicina
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