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28 maggio 2014 8:10 - ennio4531
... sì .... sì. .... è la Spectre che ci governa e gli agenti locali sono Serpelloni e Giovanardi !
27 maggio 2014 22:17 - IVAN.
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LA VERA STORIA: PERCHÈ LA MARIJUANA FU PROIBITA
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(http://www.luogocomune.net/site/modules/sections/index.php? o p=viewarticle&artid=14)

La marijuana (spagnolo), o cannabis (latino) è una pianta che si può coltivare a qualunque latitudine, non necessita di pesticidi per la coltivazione, ha molteplici proprietà curative, cresce veloce, costa pochissimo da mantenere, offre un olio di ottima qualità, ed ha fornito (dalle più antiche civiltà fino agli inizi del secolo scorso) circa l'80% di ogni tipo di carta, di fibra tessile, e di combustibile di cui l'umanità abbia mai fatto uso.
Come prodotto tessile, la cannabis è circa quattro volte più morbida e più calda del cotone, ne ha tre volte la resistenza allo strappo, e ha proprietà ignifughe.
Come carburante, a parità di rendimento, costa circa un quinto, e come supporto per la stampa circa un decimo.

Insomma, è una pianta che si potrebbe definire miracolosa. Questo fino agli inizi del XX° secolo. E poi, cosa è successo?

Nel periodo in cui è avvenuto il clamoroso sorpasso dell’industria ai danni dell'agricultura, la cannabis è stata chiaramente la vittima numero uno.
I nascenti gruppi industriali americani puntavano soprattutto allo sfruttamento del petrolio per l’energia (Standard Oil - Rockefeller), delle risorse boschive per la carta (editore Hearst), e delle fibre artificiali per l’abbigliamento (Dupont). Tutti settori nei quali avevano investito grandi quantità di denaro. Ma avevano di fronte, ciascuno sul proprio terreno, questo avversario potentissimo, e così si unirono per formare un'alleanza sufficientemente forte per batterlo.

L'unica soluzione per poter tagliare di netto le gambe al colosso-canapa, risultò la messa al bando totale: l’illegalità.
Partì quindi un'operazione mediatica di demonizzazione, rapida, estesa ed efficace (“droga del diavolo”, “erba maledetta”, ecc), grazie agli stessi giornali di Hearst.

[Dichiarazioni di HARRY ANSLINGER, ispettore del Bureau of Narcotics dal 1930 al 1962: «Quanti omicidi, suicidi, furti, aggressioni criminali, rapine, scassi e gesti di follia maniacale provochi ogni anno, lo si può solo indovinare.»]

Anche il cinema USA si prestò alla manovra, contribuendo in maniera determinante a diffamare la cannabis (con film di manifesta propaganda come “Reefer madness” o “Marijuana: the devil's weed”).
La condanna morale viaggiava rapida e incontrastata (non c’era la controinformazione), e di lì a far varare una legge che mettesse la cannabis fuori legge fu un gioco da ragazzi...anche perchè pare che i tre quarti dei senatori che approvarono il famoso “Marijuana Tax Act” del 1937 (tuttora in vigore) non sapevano che marijuana e cannabis fossero la stessa cosa (fu Hearst ad introdurre il nomignolo, mescolando le carte per l'occasione).

A partire da quel momento si ebbe che:
- Dupont inondava il mercato con le sue fibre sintetiche (nylon, teflon, lycra, kevlar);
- Il mercato dell'automobile si indirizzava definitivamente all'uso del motore a benzina (nonostante che il primo motore costruito da Diesel funzionava con carburante vegetale);
- Hearst iniziava la devastazione sistematica delle foreste del Sudamerica, dal cui legno trasse in poco tempo la carta sufficiente per mettere in ginocchio quel poco che era rimasto della concorrenza;
- Al coro di benefattori si univa il consorzio tabaccai, che generosamente si offriva di porre rimedio all'improvviso “vuoto di mercato” con un prodotto molto più dannoso della cannabis stessa.

Le multinazionali di oggi, che influenzano fortemente tutti i maggiori governi occidentali, sono le discendenti dirette di quella storica alleanza nata negli anni '30, fra le grandi famiglie industriali (...nel caso qualcuno si domandasse perché la cannabis non viene legalizzata nemmeno per uso medico, nonostante gli innegabili riscontri positivi in tal senso).


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27 maggio 2014 22:16 - IVAN.
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(OT)

Scusa, Cebete, ma ti è già stato detto che il balordo che si firma "ennio4531" è solo un volgare TROLL, cioè un cialtrone che viene pagato per guastare le discussioni sui forum. Qui lo sanno tutti quanti.

Dai; non puoi essere così INGENUO da ritenere che creda sul serio alle scemenze che lui stesso scrive.
Il suo scopo è solo di spezzare lo sviluppo lineare delle discussioni, e questo avviene anche ogni volta che qualche ingenuo gli risponde, poichè ogni risposta data a un troll serve soltanto ad infarcire la discussione di post del tutto INUTILI, rendendola illeggibile.

Fatti più furbo ed evita di abboccare al suo gioco. Per gli utenti ONESTI, non è affatto bello vedere qualcuno che aiuta un troll di merda a invalidare i loro commenti. Rispetta gli sforzi degli utenti che scrivono in buonafede, per favore. Sono certo che comprendi.


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27 maggio 2014 20:57 - ennio4531
Spiace leggere che le mie affermazioni abbiano ..

'.. rotto i coglioni '

a quel gentiluomo di roberto .

La cosa lo costringerà a smaltirli forse nel secco, forse nell'umido.

Per cui già sterile nelle idee, adesso anche sterile nel resto .....
27 maggio 2014 15:36 - roberto7266
@Cebete

Scusa ma credevo che ci arrivassi prima: quel fanfarone è un guastatore di professione, presente nel forum da anni libero di scorarazzare impunito, alla faccia del confronto costruttivo!
Lo abbiamo avvicinato tutti quando eravamo "ingenui" di poter interloquire con lui, ma è solo un prezzolato e sostenitore dei vari Garattini, Serpelloni, Giovanardi, Muccioli, Hubard etc etc.
Molte volte l'ho invitato ad andare a giocare a acchiapparello sull'autostrada o prestare la sua opera in fondo ai tombini del gas, ma si ripresenta e aspetta il novizio di turno per svaccare lo svolgimento del post, purtroppo sempre con successo. Comunque lui è come la roba pesante, se la conosci la eviti. A te un ciao e a lui "hai rotto i coglioni".
27 maggio 2014 14:27 - Cebete
Caro ennio,
1. Non capisco perché anziché interloquire con chi non ti insulta devi sempre e comunque buttare in vacca le discussioni con battutine e commenti da editorialista de ’il giornale'.

2.la canapa medica non c'entra con quella ricreativa. Tuttavia, sappi che da circa una quindicina di anni si è scoperto il sistema endocannabinoide e da qui si sono scoperti numerosi effetti farmacologici dei fitocannabinoidi tutti documentati da letteratura scientifica in peer review. Io ho il diabete purtroppo ho dovuto documentarmi e uno di questi effetti lo sperimento tutti i giorni. E ti dico, ne farei volentieri a meno. Questo naturalmente non vuol dire che non ci siano pericoli o effetti collaterali e nocivi dall'uso di cannabis.

3. Ritornando alla discussione, e lasciando perdere le battutine, secondo me si dovrebbe cercare di rafforzare le nostre opinioni non solo sulla base di shockanti esperienze di vita in comunità di recupero ma anche guardando ai dati su larga scala. Io non li ho, ma mi piacerebbe sapere quante sono le persone tra i consumatori adulti di cannabis che manifestano problemi di dipendenza e/o salute dovuti a tale assunzione.
27 maggio 2014 0:03 - ennio4531
Sentimenti compassionevoli e lodi mistiche sono le ultime rappresentazioni espresse da chi guarda all'erba con occhio amico e apparente assennatezza.

Per cui si reclama a furor di popolo ..
'.. uso medico della cannabis..',

e si chiedono maggiori risorse per assistere..
'.. una piccolissima percentuale dei consumatori ne fa un uso quotidiano e sconsiderato .. '

vittime di

' .. debolezza psichica, la marginalità sociale dei soggetti che cadono nelle dipendenze.'.

Ancora una volta si coinvolgono i malati per accreditare la tesi che l'erba fa bene anche se priva di qualsiasi certificazione da parte degli organi preposti ( ma i casi DiBella e Stamine non insegnano nulla ? ) e che, se di dipendenza si deve parlare, essa non può che riguardare qualche sfigato da assistere al meglio proponendo quelle comunità di recupero accusate di essere dei lager.

A questo si aggiungono testimonianze di nuove proprietà benefiche dell'erba atte ad allargare il cerchio ..

"spirituale e conoscitivo",

e influire

'..con ottimi risultati tra l'altro sulla mia formazione umana e di scienziato'.

Visti gli allettante risultati, perchè non raccomandarne l'impiego ( l'entità delle dosi le facciamo fissare dal santone che ha goduto di queste esperienze ) nelle mense scolastiche ?

Pensate: approfondimento spirituale e conoscitivo e accrescimento della formazione e della scienza umana senza alcun sforzo.

Che pacchia !

Ci vorrebbe, come commento, l'espressione di quel comico di Genova di cui non ricordo il nome.

Ma essendo ormai logoro e di ceppo pavloviano, meglio ricorrere ai classici come Totò:

Ma mi faccia il piacere !
26 maggio 2014 14:52 - CHICIVEDE
InutilEnnio protagonista alla "Festa del tramonto"...idologico? Naaaaa, pratico!!!
25 maggio 2014 13:03 - chinaski
@ Cebete

"Io cercherei di spendere più risorse per aiutare questi soggetti piuttosto che contrastare su larga scala la diffusione di una sostanza utilizzata in modo relativamente sicuro da milioni di persone sul territorio nazionale."

Esatto cebete. Mettiamo da parte il SACROSANTO uso medico della cannabis, che solo i poveri ignoranti possono mettere in discussione (dopo che ci sono farmaci, di sintesi e galenici, disponibili ormai in molti Paesi del mondo. Anche considerando solo l'uso cosiddetto "ricreativo" di tale sostanza (termine che a me non piace, personalmente non la uso da molti anni, ma se dovessi descrivere l'uso che ne ho fatto lo definirei "spirituale e conoscitivo", con ottimi risultati tra l'altro sulla mia formazione umana e di scienziato), direi che solo una piccolissima percentuale dei consumatori ne fa un uso quotidiano e sconsiderato, rapportandosi alla sostanza in modo sbagliato e quindi avendo ripercussioni negative nella vita in generale. Più studi ci indicano chiaramente, che anche considerando solo i consumatori eccessivi della sostanza, meno del 10% di questi ne divengono dipendenti psicologicamente. Le conclusioni le lascio trarre a qualsiasi persona che abbia un QI nella media.

Buona domenica.
21 maggio 2014 17:54 - Cebete
Naturalmente mi trovi d'accordo in merito ai farmaci e alla loro approvazione da parte di un'autorità scientifica. L'uso terapeutico della canapa che faccio è stato informalmente approvato dal mio diabetologo sulla base della letteratura scientifica da lui conosciuta in attesa della possibilità di prescrivermi farmaci già in commercio ma non ancora registrati per la mia patologia (tale possibilità è proprio in discussione nel decreto lorenzin sui farmaci off-label)

Riguardo invece alla lotta alle dipendenze (e non solo tossicodipendenze) credo sarebbe molto più utile investire le risorse che attualmente sono destinate alla repressione per l'educazione dei ragazzi e per finanziare le comunità di recupero.

Per quanto mi riguarda legalizzare alcuni tipi di sostanze non dovrebbe affatto portare ad equipararle al cioccolato, anzi dovrebbe essere accompagnata da campagne di informazione sulla loro pericolosità effettiva e potenziale.

Certo le sostanze stupefacenti sono una causa delle dipendenze a loro correlate ma (senza spaccare il capello in quattro) credo sarebbe ingenuo non considerare gli altri fattori (che nel caso della canapa mi sembrano ben più rilevanti) che riguardano l'ignoranza e la sottovalutazione del problema, la debolezza psichica, la marginalità sociale dei soggetti che cadono nelle dipendenze. Io cercherei di spendere più risorse per aiutare questi soggetti piuttosto che contrastare su larga scala la diffusione di una sostanza utilizzata in modo relativamente sicuro da milioni di persone sul territorio nazionale.
Detto questo, il tuo atteggiamento mi sembra invece più che sensato per altri tipi di sostanze come l'eroina il cui potere di creare dipendenza risulta essere molto più forte.
17 maggio 2014 16:32 - ennio4531
Scusa cebete, ma riassumo in poche parole la mia posizione.

Se una sostanza ha delle proprietà mediche/farmacologiche ( .. non spacchiamo il capello in quattro ) utili per curare una malattia, perchè non utilizzarla.

La questione sta nel come.

Sostengo che, come tutti gli altri farmaci, debba passare attraverso il vaglio degli enti competenti per essere autorizzato per questa o quella terapia e che se di farmaco trattasi, spesso a carico della collettività, debba essere impiegato per gli ammalati e quindo sotto controllo medico.

I pareri dei movimenti, partiti, regioni, società civile (quale ? ) sulla bontà medico/farmacologica di questa o quella sostanza mi lasciano alquanto freddo: troppi ciarlatani e guru affollano il mercato.

Se invece si intende equipararlo alla ...cioccolata per farne un uso ludico, e quindi renderlo accessibile liberamente, allora dico no .

C'è già tanto pattume sul mercato che causa dipendenza per cui non vedo il motivo per aggiungergene dell'altro.

Ho visto troppi pifferai fare danni e finire con i loro sodali, con le rispettive famiglie,... male.

Riguardo i guadagni delle mafie laddove esiste il proibizionismo, la responsabilità è dei consumatori consapevoli all'atto dell'acquisto di chi stanno finanziando.

A meno che non si voglia sostenere che i consumatori siano, all'atto dell'acquisto, incapaci di intendere e di volere ....
17 maggio 2014 14:35 - Cebete
Errata corrige:

Non "antieoilettici" ma "antiepilettici".

Non "non ho ragioni per ammetterne un uso ludico moderato" ma
"non ho ragioni per non ammetterne un uso ludico moderato"

Scusate, gli altri errori credo non modifichino la trasmissione del messaggio.
16 maggio 2014 17:15 - Cebete
Scusa ennio, mi sento chiamato in causa perché l'affermazione da te ripresa era stata scritta in prima battuta da me. Effettivamente ho scritto 'proprietà mediche’ ma sarebbe stato meglio scrivere ’proprietà farmacologiche'. Tali proprietà naturalmente hanno dei risvolti medici. Nel mio caso di malato di diabete di tipo LADA, ad es., i fitocannabinoidi mi aiutano a regolare il mio indice glicemico molto meglio di quanto faccia la sola insulina che mi inetto ogni giorno. Che i fitocannabinoidi abbiano effetti medici, antitumorali, antieoilettici, antispastici e via dicendo è ormai cosa nota e in letteratura sono pubblicate numerose evidenze di questi fatti.

Io credo che la tua acrimonia nei confronti degli antiproibizionisti, se fosse alimentata dall'odio per le dipendenze (per altro, ampiamente ricambiata da buona parte dei partecipanti del sito) abbia una radice rispettabilissima. Tuttavia credo che sarebbe interessante,magari non qui ma in altro forum, ragionare su quali siano i fondamenti di una dipendenza da sostanze stupefacenti. Il caso dell'alcool ci mostra infatti come, sostanze anche molto più pericoloso e che potenzialmente causano dipendenze molto più forti della cannabis, possano essere utilizzate senza incorrere automaticamente nella tossicodipendenza. Per me la cannabis è un'alleato contro il diabete, non ho ragioni per ammetterne un uso ludico moderato e mi sento comunque un nemico delle tossicodipendenze.
15 maggio 2014 8:06 - ennio4531
Vaporizzazione e proprietà mediche della canapa ..

Ehhh ...della serie .. così parlò ...... Zarathustra...
28 aprile 2014 15:25 - Cepu
In ogni caso con la vaporizzazione si eliminano le sostanze nocive usufruendo totalmente delle proprietà mediche della canapa.
18 aprile 2014 8:34 - ennio4531
Nullità ... Io ?

.. No !

Di nullità invece ne ho frequentate parecchie per circa due anni in una comunità di recupero come volontario.

E alla mia domanda agli ospiti dove fossero gli amici di bisboccia, la risposta era la solita: più visti.

Una cosa è certa : quando un loro sodale cade nella dipendenza lo mollano .

Anche dei pusillanimi .. sono .
17 aprile 2014 19:42 - ennio4531
Curioso è il fatto che,quando si parla degli effetti della droga, la reazione dei consumatori del pattume, affetti da stati ossessivi, è similare all'azione dell'..... aglio verso i vampiri: insulti, farneticazioni, sproloqui anche quando vengono riportati risultati e pareri provenienti da fonti diverse che qualche esperienza e conoscenza pur possono vantare.

Utili parrebbero valeriana e gioco delle bocce per calmare nevrastenia e furori belluini.
26 febbraio 2014 20:07 - roberto7266
23 febbraio 2014 0:00 - roberto7266
Si muore di alcol? Si ma è legale;
Si muore di tabacco? Si ma è legale;
Si muore di smog? Si ma è legale;
Si muore di infarto? Si ma la carne è legale;
Si muore di erba? No ma è illegale;
Beh, proibizionisti del cazzo, fate una cosa: uscite di casa, girate alla prima a destra, cominciate a correre e non fermatevi fino a quando non siete arrivati a fare in culo! E per qualcuno l'invito di andare a giocare in autostrada è sempre valido. Chi ha orecchie per intendere intenda, gli altri si arrangino sul prato.
26 febbraio 2014 11:13 - Cebete
Effettivamente si sa che la combustione di cannabis produce molte più sostanze cancerogene di quante ne produca il tabacco.
Esistono però studi come questo: http://cebp.aacrjournals.org/content/15/10/1829.short che smentiscono quanto viene pubblicizzato dalla British lung foundation e dal Dpa italiano. L'articolo scientifico da cui prende spunto il Dpa è uno studio effettuato su poco più di 400 casi in nuova zelanda mentre l'indagine epidemiologica che giunge alle conclusioni opposte è fondata sullo studio di circa 2250 casi in California.
Il motivo che potrebbe giustificare il fatto che nonostante fumando cannabis si inalino più sostanze cancerogene ma si abbia una minore incidenza di tumori è stato attribuito da alcuni degli autori dello studio a probabili effetti antitumorali dei cannabinoidi assunti (teoria avvalorata da numerosissimi studi successivi).

In ogni caso con la vaporizzazione si eliminano le sostanze nocive usufruendo totalmente delle proprietà mediche della canapa.
26 febbraio 2014 10:30 - pettine
la cannabis al massimo può curare un cancro al polmone.

lasciamo gli ennio a morir di cancro, se gli va...
25 febbraio 2014 23:36 - ennio4531
In Difesa del Dipartimento antidroga - Lettera aperta alle Istituzioni

Lun, 24/02/2014

" ..... che venga riconosciuto, alla luce del nuovo Piano di Azione Europeo e della strategia UE, che il Piano di Azione Italiano Antidroga ha precorso i tempi e ha portato con tre anni di anticipo l’attuale modello Europeo nel nostro Paese.

Prima in Europa l’Italia ha depenalizzato l’uso di sostanze stupefacenti, evitando così la criminalizzazione dei tossicodipendenti, al contrario di paesi come la Francia, l’Inghilterra, la Germania ecc. dove ancora oggi il solo uso di droghe è considerato reato e non illecito amministrativo, come nel nostro Paese;

che non si imbocchi e si rifiuti decisamente la strada della legalizzazione della cannabis e tantomeno delle altre droghe che comporterebbe un aumento esponenziale dei consumi introducendo gravi problematiche di sanità pubblica, di compromissione della salute mentale e fisica e di sicurezza sociale per terze persone.

È necessario invece che vengano implementate campagne d’informazione per rendere sempre più consapevoli soprattutto i giovani della necessità di conservare la loro salute fisica e mentale e che con l’acquisto di droghe ci si rende responsabili in prima persona di finanziare le mafie, le loro violenze e il terrorismo;..... ".

Associazione Italiana per la cura delle Dipendenze Patologiche (Acudipa) Roma con le sue 15 sedi regionali, Comunità San Patrignano e le 36 Associazioni territoriali regionali, Associazione Flap-Roma, Associazione Crescere Pescara - Foggia, Comunità S. Maurizio - Borghi (FC), Associazione S. Maurizio -Borghi (FC), Comunità Agape - Piemonte, Comunità terapeutica Artlabor - Foggia, Comunità Incontro Amelia (TN) con le sue sedi italiane, Comunità In dialogo-Trivigliano (FR) con le sue sedi italiane, Comunità Martinelli - Agrate Brianza (MB), Comunità Mondo Nuovo - Civitavecchia (RO) con le sue sedi italiane, Comunità terapeutica il Delfino-Taranto, Comunità Papa Giovanni XXIII, Casa del Giovane – Pavia, Comunità terapeutica Il Risorto-Taranto, Comunità terapeutica Airone Taranto, Comunità terapeutica Pars-Corridonia (MC), Comunità terapeutica Spazioesse-Loseto (BA), Coop. Coss - Roma, Cooperativa Gruppo Valdinievole, Cooperativa Comunità Artlabor - Foggia, Coordinamento Nazionale Professionisti e Operatori dei Sert. Acudipa, Fondazione Villaggio del fanciullo - Ravenna, Comunità terapeutica Promozione Umana - S. Donato Milanese, Associazione Dianova Onlus, Movimento Moige, Associazione Age.
25 febbraio 2014 22:35 - ennio4531
Se c'è pattume lecito sul mercato , giusto aggiungerne dell'altro in forza della 'par condicio' .

O... no ?
25 febbraio 2014 14:35 - Taoagi
Solo le droghe legali uccidono.
25 febbraio 2014 14:33 - Taoagi
Solo un assassino può vendere sigarette.
25 febbraio 2014 14:32 - Taoagi
La sigaretta è la vera piaga sociale.
25 febbraio 2014 14:31 - Taoagi
La sigaretta porta al cancro.
25 febbraio 2014 14:30 - Taoagi
La sigaretta è la prima tossicodipendenza.
25 febbraio 2014 14:29 - Taoagi
Una sigaretta fa male quanto 20 spinelli.
20 febbraio 2014 15:08 - bhangdrink
Quante sronzate,E inutile questi vogliono mantenere il potere a tutti i costi mentono sapendo di mentire perchè se così non fosse la loro ignoranza sarebbe allucinante.Parlo per esperienza ultratrentennale dopo aver assaporato resina di cannabis in giro per il mondo ora vorrei potermi coltivare quelle due tre piante così come fanno a pyonyang in corea dove la cannabis non è considerata droga ma come un qualsiasi altro arbusto mentre per la droga quella vera c'è la pena di morte.
20 febbraio 2014 11:37 - pettine
solo ennio può credere a simili stronzate!
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