Benissimo ... quindi insegnamo a consumare la canapa,in modo
che arrechi meno danni,anche se si e contrari alla sostanza
... usare vaporizatori invece di mischiarla col tabacco ...
se interessa la salute,qualche consigno bisogna pur darlo
...
19 febbraio 2014 1:17 - glacial68
Questo post mette in evidenza le colossali balle della super
canapa spacciata,che esiste solo nele menti di chi continua
a mentire sapendo di farlo ,ma conta sul fatto,che a furia
di ripetere una cosa,10 100 mille voltequesta diventi
verità ... ma cosi non e ...
http://www.fuoriluogo.it/blog/2014/02/13/la-stupefacente-pe
rvicacia-di-serpelloni/
19 febbraio 2014 0:56 - pic3568
ci spiace, ultimo tentativo. Potete se no trovarlo per
intero alle pag. 99-10-11 di:
:http://www.pazienticannabis.org/contro-statement-dpa-cannab
is.pdf
19 febbraio 2014 0:54 - pic3568
P
19 febbraio 2014 0:50 - pic3568
Di nuovo tagliato, vediamo se stavolta si riesce a
pubblicarlo...
... P
19 febbraio 2014 0:43 - pic3568
Sono state tagliate le ultime righe, in effetti era un po'
lunga...
continua:
... A bassi livelli di esposizione, all’aumento del
consumo di marijuana è stato associato un forte aumento sia
in FEV1 (13 mL / joint-anno superiore [95% CI, 6,4 a 20], P
19 febbraio 2014 0:30 - pic3568
Curiosa davvero (si fa per dire...) la sindrome
ossessivo-maniacale del capo del DPA.
British lung Fundation, Report "The impact of cannabis on
our lungs" June 6th, 2012, che pretendeva di essere
nientepopodimeno che "la più esaustiva revisione dei dati
di ricerca mai compilata sul tema".
Autoreferenzialità e malafede a piene mani, della serie:
una mano lava l’altra, e tutte e due insieme lavano il
viso.
Il report stesso ha trovato "le evidenze essere non
conclusive, sui legami tra fumare cannabis e malattie
polmonari come il COPD(Broncopneumopatia cronica ostruttiva,
ndr)", ed ha chiesto ulteriore ricerca. La relazione chiede
più ricerca in quasi ogni pagina, un’ambizione comune per
tali istituzioni (significa SOLDI), e la cannabis è
probabilmente la sostanza più intensamente oggetto di
ricerca di sempre, per l'uso medicinale e per quello
ricreativo.
Inoltre sin dalla sua presentazione, in TV "alla Serpelloni"
e non certo su qualche rivista scientifica, questo Report
della British Lung Foundation (che sottolineamo E'
UN'ASSOCIAZIONE, NON UNA SOCIETA' SCIENTIFICA nonostante il
nome) è stato immediatamente criticato in UK per essere un
"mix pericolosamente irresponsabile di congetture, opinioni
estremiste e allarmismo". In perfetta totale sintonia con
l'attuale DPA, insomma, di che ci stupiamo?
http://www.clear-uk.org/irresponsible-and-
misleading-reefer-madness-from-the-british-lung-foundation/
(cancellate gli spazi).
Il rapporto BLF contiene una serie di evidenti inesattezze
ed omissioni. In 14 rade paginette
patinate piene di foto di spinelli ed immagini varie, si
avventura anche in zone che nulla
hanno a che fare con i polmoni alimentando la storia
terrificante sulla cannabis e le psicosi, e
citando storie e aneddoti altamente fuorvianti e fuori di un
contesto di evidenza, su malattie
cardiovascolari e incidenti automobilistici.
Non a caso, la parte 4 del rapporto specifica: "Data la
natura della cannabis di creare dipendenza, più ricerca è
necessaria su come si può al meglio aiutare le persone a
smettere".
Il pregiudizio e le prevenzioni che sono alla base della
relazione BLF culminano in una dismissione del valore
terapeutico della cannabis, che non si basa su alcuna prova
scientifica. Invece, si cerca di addurre come prova
un'udienza di una Corte di Appello inglese
del 2005, e un parere della British Medical Association che
invita a "ulteriori ricerche".
E' stato chiesto al rappresentante della BLF, di citare la
ricerca che ha sostenuto l'affermazione che uno spinello
aumenta il rischio di cancro come venti sigarette. Quando
NON LO HA FATTO,
la BLF è stata accusata di "mettere in circolazione
informazioni false" per "catturare i titoli di stampa". La
giornalista Keelan Balderson ha accusato la BLF di
"spacciare un mito sfatato da tempo", sostenendo che non era
il primo incidente simile, citando un'affermazione
precedente della BLF che "3 spinelli sono pari a 20
sigarette", tratto da un rapporto pubblicato nel 2002.
E' stato fatto notare che non vi era "alcun fondamento
scientifico al claim", citando un precedente studio su 2200
persone, pubblicato nel Cancer Epidemiological Biomarkers
and Prevention (riferimento anche nella relazione BLF) che
aveva trovato "che l'associazione di questi tumori con la
marijuana, anche a lungo termine o nel caso di uso pesante,
non è forte e può essere al di sotto dei limiti rilevabili
nella pratica".
Il report BLF citato dal Dpa si basa principalmente su di un
precedente studio neozelandese del 2008, che osservava un
campione di meno di 80 malati, mentre uno dei più grandi
studi di casi controllati mai effettuato, presentato dal Dr
Donald Tashkin della UCLA nel 2006 alla American Thoracic
Society International Conference e che esaminava 2252 casi
tra malati e
gruppo di controllo, non viene menzionato, né dalla BLF nè
dal Dpa.. Incredibile, dal momento che il report della BLF
cita in gran numero i lavori del Dr. Tashkin, tranne proprio
quello, lo studio più significativo di tutti.
Forse perché mostrava come anche consumatori pesanti e di
lungo termine 'di marijuana', non appaiono più a rischio di
sviluppare cancro ai polmoni rispetto a quelli che hanno
fumato meno cannabis, o non ne hanno fumata per nulla.
Tashkin si sarebbe aspettato che la cannabis avesse effetti
sui polmoni più seri del tabacco,
dato che si era già scoperto che il fumo di cannabis
conteneva il 50% in più di carcinogeni, e
più del quadruplo di catrame. E' rimasto quindi sorpreso,
quando ha scoperto che quelli che
fumano cannabis da sola sviluppano MENO TUMORI e meno COPD
rispetto a chi non fuma per nulla, e che quelli che fumano
cannabis mescolata al tabacco hanno risultati migliori
rispetto a chi fuma solamente tabacco. Conclude quindi che
la cannabis fornisce qualche tipo di EFFETTO PROTETTIVO
CONTRO I DANNI AI POLMONI, in particolare gli effetti
carcinogeni del fumo di
tabacco.
http://www.sciencedaily.com/releases/2006/05/060526083353.ht
m (cancellate gli spazi vuoti)
"American Thoracic Society (2006, May 26). Study Finds No
Link Between Marijuana Use And Lung Cancer."
Lo studio infatti ha scoperto che l'80% dei pazienti con
tumore ai polmoni ed il 70% di quelli
con tumore alla testa ed al collo aveva fumato tabacco,
contro solo la metà circa dei pazienti
per entrambi i tipi di cancro che avevano fumato cannabis.
C'era una chiara associazione tra fumare tabacco ed il
cancro, lo studio ha trovato un aumento di 20 volte del
rischio di sviluppare cancro ai polmoni, in persone che
avevano fumato 2 o più pacchetti di sigarette al giorno.
Più tabacco una persona aveva fumato, maggiore era il
rischio di sviluppare sia tumori al polmone, sia alla testa
ed al collo, scoperte che erano in linea con molti studi
precedenti.
Una possibile spiegazione per le nuove scoperte, aveva detto
Tashkin, è che il THC possa incoraggiare le vecchie cellule
a morire prima, ed essere quindi meno soggette a
trasformazione in cellule cancerose. Anche in Europa oggi,
si legge apertamente in sempre più ricerche di "apoptosi
delle cellule malate, senza intaccare quelle sane" per
alcuni tumori cerebrali, come il glioma, e di
de-vascolarizzazione delle metastasi, cioè l’interruzione
dell’alimentazione del tumore.
Inoltre sono stati analizzati i dati sulle sostanze
carcinogene inalate, utilizzando vaporizzatori per
l'assunzione medicinale della cannabis (ovviamente non
mischiata a tabacco),
verificando che è prossima a zero la quantità di sostanze
tossiche, contenute nel fumo derivato dalla combustione. La
campagna inglese 'TokePure' è basata proprio sulla
considerazione che la cosa più pericolosa della cannabis
sia il fumarla con il tabacco.
Questo è un fatto scientifico che sembra essere
completamente sfuggito alla BLF, hanno commentato in UK.
C'è poi un altro autorevole studio Usa del 2012, con 5016
partecipanti seguiti per 20 anni, giunto alle medesime
conclusioni in tema di effetto protettivo della cannabis sui
polmoni:
"Association Between Marijuana Exposure and Pulmonary
Function Over 20 Years"
Mark J. Pletcher, MD, MPH; Eric Vittinghoff, PhD; Ravi
Kalhan, MD, MS; Joshua Richman, MD, PhD; Monika Safford, MD;
Stephen Sidney, MD, MPH; Feng Lin, MS; Stefan Kertesz, MD
Author Affiliations: Department of Epidemiology and
Biostatistics (Drs Pletcher and Vittinghoff and Mr Lin) and
Division of General Internal Medicine, Department of
Medicine (Dr Pletcher), University of California, San
Francisco; Asthma-COPD Program, Division of Pulmonary and
Critical Care Medicine, Northwestern University Feinberg
School of Medicine, Chicago, Illinois(Dr Kalhan); Department
of Surgery (Dr Richman) and Division of Preventive Medicine
(Drs Safford and Kertesz), University of Alabama at
Birmingham; Center for Surgical, Medical and Acute Care
Research and Transitions, Veterans Affairs Medical Center,
Birmingham (Drs Richman and Kertesz); and Division of
Research, Kaiser Permanente of Northern California, Oakland
(Dr Sidney).
JAMA. 2012;307(2):173-181. doi:10.1001/jama.2011.1961
http://jama.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=1104848
“In questi 20 anni di studio su marijuana e funzione
polmonare, abbiamo confermato le attese riduzioni dei valori
FEV1 e FVC dal consumo di tabacco. Al contrario, l'uso di
marijuana è stato associato con un maggiore FEV1 e FVC, ai
bassi livelli di esposizione tipico per la maggior parte
degli utilizzatori di marijuana.
Abbiamo trovato una forte evidenza statistica che le
associazioni tra l'uso di marijuana e la funzione polmonare
sono stati non lineari. A bassi livelli di esposizione,
all’aumento del consumo di marijuana è stato associato un
forte aumento sia in FEV1 (13mL / joint-anno superiore [95%
CI, 6,4 a 20], P
18 febbraio 2014 22:38 - ennio4531
Curioso è il fatto che,quando si parla degli effetti della
droga, la reazione dei consumatori del pattume, affetti da
stati ossessivi, è similare all'azione dell'..... aglio
verso i vampiri: insulti, farneticazioni, sproloqui anche
quando vengono riportati risultati e pareri provenienti da
fonti diverse che qualche esperienza e conoscenza pur
possono vantare.
Utili parrebbero valeriana e gioco delle bocce per calmare
nevrastenia e furori belluini.
18 febbraio 2014 20:09 - daniel79
A serpelloni hai rotto i coglioni con tutte queste bugie !!!
THC all' 88% ?????
Se ci date la possibilità di coltivarla (invece di
acquistarla dalla criminalità che per renderla più potente
usa di tutto) magari questo problema non ci sarebbe e
sicuramente avremmo un prodotto più sano.
Ma le povere menti argute del dipartimento antidroga ,
sicuramente per ragioni di interessi personali(agganci vari
con esponenti della criminalità) , per malafede o per
ignoranza non cambieranno mai idea sulla legalizzazione.
L'unica possibilità è che vadano a casa queste capre
,lasciando il posto a persone competenti e soprattutto che
non abbiano secondi fini.
18 febbraio 2014 19:39 - freethinker
*pesanti
18 febbraio 2014 19:39 - freethinker
Ah ah ah, certo, come no... ora c'è il 23489238904238904%
di thc e quindi sono droghe pensanti... certo, certo. Meglio
le sigarette, sicuramente. Tanto, come si è visto dal
recente dibattito trasversale avvenuto in Italia sul tema,
nonché dalla fine che ha fatto la Fini-Giovanardi, l'ora di
organismi come il DPA (almeno come lo conosciamo ora) è
vicina... Olanda, Uruguay, Stati americani (destinati ad
aumentare sempre di più), etc etc... Ormai manca
relativamente poco alla fine di quest'incubo, e voi non
potete che rimarcare le vostre cazzate in un disperato,
quanto vano, tentativo di fermare il cambiamento.
18 febbraio 2014 17:29 - roberto7266
Scusate ma io ve l'avevo detto, questi tra poco la tirano
fuori al 100%.
(eliminate gli spazi che si formano con il copia-incolla)
18 febbraio 2014 16:57 - armando977
A parte che sta ganja superpotente al 55% la conoscono solo
al DPA dato che fra i consumatori nessuno l'ha mai
trovata(vorrei proprio vederla perchè al sole brillerebbe
come un diamante, pensate un'inflorescenza metà verde
clorofilla e metà bianco thc/ambra cbd!) comunque:
1) meglio una canna al giorno che un pacchetto di sigarette
pure se fanno male uguale: per gli effetti alla lunga non lo
so ma di certo se fumo 20 sigarette il giorno dopo sputo
asfalto, per una canna no.
2)esistono i vaporizzatori per chi non vuole fumare.
3)siamo arrivati all'88% di thc nell'olio, manco lo
facessero alla spectra!
18 febbraio 2014 15:28 - **stanco**
Ma cosa diavolo centrano i danni ai polmoni e la quantità
di thc???
E' pericoloso bruciare la cannabis,non la cannabis!!!
Tra l'altro e' possibile vaporizzarla,quindi di cosa stiamo
parlando?
Quali rischi corrono questi poveri ragazzini in balia di
questo moderno mostro vegetale?
C'e' una rilevanza statistica riguardo patologie negli
adolescenti consumatori,danni o addirittura morte?
Continuare a mantenerla illegale non rende questa situazione
ancora più' rischiosa?
Se davvero questi grandissimi pezzi di m***a lavorassero
per garantire la nostra salute,dovrebbero legalizzarla
domani.
Il dpa con questo atteggiamento oscurantista starebbe bene
in cina,in korea del nord,in iran,non nella stessa europa in
cui ci sono paesi come spagna,olanda,repubblica
ceca,germania,inghilterra,dove queste minkiate non si sono
mai sentite!
Fate schifo!